Sulla traduzione di Lauda Carceraria "Que farai fra Iacopone" (M. 53)
Il criterio di questa
traduzione è molto presuntuoso; si ispira a quanto
disse non so chi: "Una poesia può essere tradotta
soltanto in un'altra poesia". Mi fu molto di
aiuto un secolare Dizionario Zingarelli, l'ottima parafrasi del testo di Paolo
Canettieri (in Rete), il Glossario in Laudi
ed. Laterza e quello in Rete su Project Gutemberg EBook. Al v. 59, ho però
inteso l'"otto"
come "opto".
L'originale a fronte
si fonda su Laude curate da Franco
Man-cini: su carta per Laterza e in Rete al sito Einaudi. Ho compulsato in Rete
anche l'edizione fiorentina del 1490 (Project
Gutemberg EBook) e il testo stabilito da Gianfranco Contini (Reti
Medievali), che mi son piaciuti meno.
Nel testo originale,
mi sono permesso l'arbitrio di spargere accenti ed apostrofi, di modificare la
punteggiatura e persino di cambiare qualche lettera. Ho anche spostato alcune
parole, sempre per assecondare una lettura orale. Ugualmente ho sostituito "loco
pigliasti malina" con "loco piglia 'sta
malina"... mai nessuno l'abbia messa per scritto, non mi ritengo il primo
a cantarla in questo modo.
Non ho alcuna
autorità né vanto pretese di autenticità, rispetto alla parole di un Poeta del
quale non esiste testo autografo o pubblicato con sua revisione. I testi
iacoponici più antichi differiscono ampiamente, specie i toscani rispetto agli
umbri. Ritengo che qualsiasi testo originario sia sempre trasmesso diversamente
da chi trascrive un documento precedente e invece, da chi ascolta, memorizza e
poi ripete. Nessun monumento storico potrà mai conservarsi come nuovo... e che
sia meglio così.
Per finire, due
consigli di lettura: meglio se ad alta voce, eventualmente con appropriato
ritmo, che per me sarebbe lento, anche musicale, più o meno antico... su YouTube
c'è una versione Rap, che a me però non piace.
Questa lauda è
composta da versi ottonari (che vuol dire di otto sillabe), di norma accentati
così: nìnna nànna nìnna nànna.
Ci starebbe anche una pausa alla metà
del verso: nìnna
nànna // nìnna nànna. Ma svegliamoci, però...
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