Porchiano del Monte, di Amelia TR, non quello di Todi PG. Teatro all'aperto con estensioni al bosco.
Dedicato a Iacopone da Todi. Spettacoli, edizioni e divulgazioni del Poetone Iacopone ma anche del
Poetino Angelo Pii e Divina Corriera di Buddha Bus. Artisti e non artisti benvenuti ad esibirsi .
Sabato prossimo
al solito Chiostro, sempre al rintocco del mezzo dì, Iacopone di Strada vi
delizia con la sua canzone alla Povertà... provvedetevi di spiccioli.
"O beato
Iacopone, tu davvero, ce scassi le cujone!
Divulgato da Luciano Ghersi al Mercato dentro le Mura,
nel chiostro del Museo di Amelia, Umbria, 26 marzo 2016.
Si ringrazia fraticello Luca per l'accompagnamento
musicale assolutamente improvvisato. Registrazione e video senza pretese
artistiche.
Iacopone da Todi, "Donna de Paradiso"
Tradotto e declamato da Luciano Ghersi nella chiesa romanica di Porchiano del Monte, Umbria, 25 marzo 2016.
Le "sc" nella dizione sono un omaggio alla pronuncia locale. Registrazione e video senza pretese artistiche.
Il mio Pianto di Maria
Iacopone di Strada è un attòr comico. Non è certamente
un tragico... non è neppure un comico di professione, ché di mestiere, faceva
il tessitore, anche un poco lo scrittore. Si è permesso di tradurre e
interpretare la tragedia assoluta di una madre, che assiste alla morte del
figlio, violenta e prematura. La morte di ogni figlio sarà sempre prematura, e
violenta, per la madre. Che la madre si chiami qui Maria e che suo figlio si chiami
Gesù, saranno dettagli nella sostanza della tragedia.
Chi si è imparato il Greco, può spiegarci come il canto
dei capretti stia all'origine di tutto, quello che ancora chiamiamo
"tragedia". In lingua greca infatti, "capretto" fa tragos, e "canto" ci fa odìa. Dunque, all'origine della
tragedia, ci starebbe un canto di capretti. Quando piangono i capretti? Prima
d'essere sgozzati per essere mangiati, un tempo in onore alla divinità ed oggi
solo per rallegrare il ventre. E' un'allegria crudele ma è nell'economia... Eh
sì, l'Economia! Chi mai potrebbe opporsi all'Economia? E' nell'Economia: ogni
pastore salva solo figlie femmine, più forse quell'unico maschio migliore, che
manterrà il numero del gregge. Sarà il gregge delle capre o delle pecore ma è
pure sempre, anche il gregge egli umani.
Gesù non è un capretto ma è considerato "Agnello di
Dio". Qui per Paqua, ci si mangia l'agnello, quasi fossimo dei perfidi
Giudei. Sor Alberto non si turba ad ammazzare i polli mi confida ma gli agnelli
invece sì: "perché l'agnello piange come un
figlio".
E' noto che nel caso di Gesù, questo figlio di dio abbia pure una madre.
Confrontiamo la tragedia dell'Agnello con quella di sua madre, che innalza un
pianto ancora più straziante.
Iacopone ci mostra questa madre, che non si sottomette
alla ragione inflessibile dell'economia, pastorale o teologica che sia. Maria
sa tutte quante le profezie ma non si arrende a sacrificare il figlio: il suo
amore assoluto. Iacopone, l'implacabile poeta, ci espone un'implacabile
tragedia. Anche lui come Maria, non tergiversa con la "teodicèa",
cioè con la divina giurisprudenza, per la quale e per come, la pena di Gesù
condonerà la colpa dell'umanità. Maria non appare come madre di dio, qui lei è
soltanto una madre di uomo... o di un essere animato come tutti li animali.
Anche l'umile attòr comico di strada non si addentra in
teodicèa né in teologia... e poi da comico, non gli riesce bene il pianto.
Perciò si è risolto a intonare le invocazioni a "figlio" emesse da Maria, come tante affettuose cantilene, che
una mamma rivolga al suo bambino. Certo, il contesto è tragico, la lingua batte
dove il cuore duole... ma deve batter pure dove il cuore gode. E dunque qui, la Madre rivede e stravede, nel
suo figliolo adulto e suppliziato, il suo tenero bambino "occhi giocondi", che lei ha vezzeggiato con candide poesie: "Figlio - amoroso giglio, figlio - bianco e vermiglio,
figlio - senza simiglio..." e nella cantilena di una madre, il verbo si fa carne e
si rispondono.
Non saprei dire altro, perdonate a quest'umile comico:
lui può fare soltanto il suo antico mestiere, che è sempre quello di abbassare
ciò che starebbe in alto per innalzare sempre, ciò che starebbe in basso. Che
il popolo lo ascolti e ne decida.
Accurrite, o Cristiani! Accurrite, o Miscredenti, alla chiesa di Porchiano! Venerdi alle 20:30, divulgo il mistero (non buffo) di Iacopone da Todi "Siòra del paradiso":
"Ch'una avràn sepultura, figlio de mamma scura, trovarse en afrantura matre e figlio affogato!".
Appuntamento al Chiostro per sabato prossimo 26 Marzo,
sempre allo scoccare del mezzo dì, con il Quarto Episodio. Dopo l'Insanitaria, la Fetente e
la Carceraria, Iacopone vi declamerà davvero la sua Lauda Antipapale.
Appuntamento al Chiostro per sabato prossimo 19 marzo,
sempre allo scoccare del mezzo dì, con il Terzo Episodio. Dopo l'Insanitaria e
la Carceraria, Iacopone vi declama la sua Lauda Antipapale, qui in foto di
anteprima.
Qualche foto dalla seconda puntata di Iacopone di
Strada, all'Orto dentro Mura, nel Chiostro Boccarini di Amelia, il 12 Marzo. La
folla non si vede perché il traffico urbano è bloccato per una corsa di
biciclette. Anche il video-operatore sta filmandosi la corsa... con il bel
fraticello che avrebbe dovuto occuparsi della questua. In compenso, una prima
menzione sulla stampa.