Teatro alle Scale di Porchiano

Porchiano del Monte, di Amelia TR, non quello di Todi PG. Teatro all'aperto con estensioni al bosco. Dedicato a Iacopone da Todi. Spettacoli, edizioni e divulgazioni del Poetone Iacopone ma anche del Poetino Angelo Pii e Divina Corriera di Buddha Bus. Artisti e non artisti benvenuti ad esibirsi .

Thursday, July 28, 2022

Poesie … del secolo, dal Codice Pii


trascritto da R-568, concesso in PDF da 

Centro Studi David Lazzaretti



La chiesa e cristo

supponiamo che parli cristo alla sua sposa.

1

O sposa consagrata nel mio cuore

Ti vedo presso una terribil guerra,

Segol, - decimo nono*, pien d’orrore *= (tu,) Secolo XIX

Tu tenti, la mia sposa urtare a terra.

Ma te mia sposa non aver-timore

Rinfoza in me la fede che nōn erra.

La fede è tuō scudo, adamantino

Che ti porrai’l nemico a capo chino.


35

2

Io ti guardo co' l'occhio penetrante

Vigilo, su di te tu non perisca,

Il tuo petto sarà fino diamante

La tela ordita vo' tu rifinisca.

Con li tuoi figlioli sie bastante;

vincerai li nemici in guerra prisca* *inveterata, antica

ē di tua chiesa sarà capitano

Il successor- di pietro in vaticano.

3

Te madre siei dei miei cari figlioli

Ricevali benignia in grenbo tuo,

E qual pietosa madre li consoli

Additandogli il caro padre suo /.*= miei.

Troveranno su mē* santi violi** **Fat. vi-olo = sentiero

condottieri del* regnio mio e suo. *conducenti al

Ove riposo eterno ove la gloria

Ov'è il premio della lor vittoria.

4 _____________ Risponde la chiesa.

O mio sposo sagrato eccelso padre INVERSA PAGINA 6

Di una famiglia grande e numerosa,

granchē il nome di una santa madre

chē di cristo gesù sia vera sposa.

Ma essendō l'opa* di cristiane squadre *= opra, bisogno

Della umana genia fatta vizziosa

Sola non posso richiamare i figli

tutto ciò che li creda nei perigli.

5

Non può suonare la mia sagra bronza* * sacro bronzo, v. 18.3

Da per se stessa ē richiamar- miei parti* * figli, c.s.

Né men- distorli dal, (h*)lorda lonza** * leggi: dall’ il’lorda ?

che cerca d'infettarli essendo sparti. \ ** mala bestia dantesca

Io qual nave legata mi stō gonza* * sciocca, incapace

venga il nocchier- con-me dē le sante arti

E cō' i novelli apostoli di cristo

di tutto quanto il mondo farò aqquisto. * Cfr SP 430.2 e 580.3


36

6 _____________ Risponde cristo.

Dal principio dei segoli ab, eterno° *Lat: ab aeterno

Concepì, nella mente il padre mio,

creò'* i celi e terra e lnero inferno * 'n co' ?

E tutte l'altre cose a suo desio.

Il sacerdozio che è tuo governo

Io lo sostituissi* a voler mio *= costituii? v. SP 245.2

Te fei sposa di loro col vangelo

che a tutti quanti può far guida al cielo.

7

E guai a loro se non vanno retti

Per quella via da mē stata additata,

non li conoscerò più per mi;* eletti * Tosc: miei

Se avrannò;* la zizania seminata. * tonico su 3a?

Dal regnio miō sarannō disdetti

privi della mia grazia regalata,

Se avrannō con malizia urtato il tenpio * idem cs.?

altro non avran-lor che fuoco ē scenpio.

8

In quei buoni mia sposa tu confida

di te fo dono a quei che sono in pace

E se altri vedi fra gli orrori; e grida

Sono puniti per sua contumace.* *= contumàcia

Molti il mio gran monarca* a te li guida *D+L

tocchi dallo mio spirito vivace,

Io gli rimetterò tutti i, peccati

E da morte saranno sucitati.

9

Prima però il ministro santo e pio

Pasciera* di mie carni i figli tuoi * (D+L?) pascerà

A mē li condurrà che son- suo dio

i quali monderò dell'error- suoi.

Andrò su petto, tor-* con feste e brio * togliergli cavezza. Fat

Per farli miei campioni beati eroi, petto= collare.

e rimessa la pena dei suoi orrori* * degli errori

li colmerò di grazie e di favori.


37

10 _____________ La chiesa risponde.

Sappi sposo celeste che nel mondo

v'è una ficura* turpe, ē mostruosa, *= figura, personaggio

tutta pelosa dal / cima a fondo

Istrìce* degli umani, - difettosa.** * istrìce = pungente?

Figliola di colui che fece inmondo ** att. (infettosa EG 1.6)

Il primo uomò con sua cara sposa,

Questo mostro infettar tutti procura

E da tutti vien detto la paura.* * cfr 12.1

11

Contiene i sette vizzi capitali

Con tutto il resto della sua genia,

e causa è questa d'infiniti mali

Originaria della impocresìa.* *= ipocrisia, cfr SP 647.1

occhi ā bragia coprenti* d’occhiali** * f na

oscura e brutta la fisonomia, ** Trec: canini superiori

finta ghiotta avara, e malvivente

infettatrice dellā umana gente

12 INVERSA PAGINA 8

Questa paura; è saltata indosso

A una buona purzion-* dei tuoi ministri, *= porzione, parte

e gli s'è messa fra la carne e l'osso

e di tal mostro son- seminaristi.* *= allievi preti

Il peso della croce gli par grosso

del tuo vangelo chiudono i registri,

e per -tenerē, il corpo agiato e sano

Trascurano ai doveri del cristiano.

13

E cosa avvienē o, mio sposo celeste

de figli tuoi? qual pecore smarrite,

Li vedo erranti la per - le foreste

E da lupi e leoni son- seguite

Sonō tutte anelanti urtose, e meste

Parte son divorate altre ferite

La minor parte con tremante cuore

Ritornano belanti al suo pastore.


38

14 _____________ cristo risponde

O’ perfidi ministri sconsigliati

più non guardate le mie pecorelle,

La fame loro più non gli saziate

Perō* di fame si muoiono quelle. *= perciò (cs.)

I beni a santa chiesa divorate

E’ l'avete ridotta una babelle, * babele = SP 673.5

I poveri languiscon- d'ogni bene

E in voi la carità più non rinviene.

15

Non mi avete promesso anzi giurato )

di tutta fede, d'imitar- me cristo, ?

come mi avete sino a qui imitato;

di quale mia virtù faceste aqquisto.?

L'avarizia tenete sempre allato* * a lato, fianco

come ferro fatal- di tosco misto,* *= pugnale avvelenato

E col male operar- di brutto esenpio

Siate fatti ribelli del mio tenpio.

16

Lascio in parte però tanti oratori* *predicatori (/oranti)

Degni di quella Laura sagrosanta,* *= aureola di Santo

Questa* danno a pietà i, più duri cuori *questi (pl. m. in -a)

con buon esenpio di beata pianta.

Questi seguono me co' i, loro cuori

d'ogni lor tema il mio vangelo è pianta

Vivono in umiltà poveri in pace * cfr SP 700.8, 832.5 e 7

e il lor modo di fare a me mi piace.

17

Tempo verrà* che sarà fatto fine * cfr SP 966

alle cose mondane ō sacerdoti,

Li vostri arredi saranno dottrine

E le mie chiese, vostre sante doti,

Li vostri benefizzi,* le divine *= rendite patrimoniali

funzioni sagre; da veri devoti,

e così in santità ve ne vivrete

E salsi* sol’ con carità sarete. * salati, conditi


39

18

Allora riderà* la santa chiesa *= sarà fiorente

Il mondo tutto addiverrà cristiano

La tronba di giovanni* sarà intesa *d’Apocalisse

fra le milizie d'ogni capitano.

La conto parte* sarà vinta e presa *= contro parte

da fuoco e ferro di crociata mano* *per mano dei Nuovi Crociati

E più non troverà grazia né scanpo

ma sparirà dal mondo come lanpo. / Pii angelo


secolo3.jpg ¨


Poesie su la corruzione

generale del

sègolo

novelletta Poetica

1

Ascoltatemi signori,

che or vi conto una novella,

vera unica ma bella

E perō* la vo’ cantar, *= perciò (cs)

2

Tal novella fu tracciata,

da un umil contadino INVERSA PAGINA 9

ma non-tanto senplicino

Da doverlo disprezzar.


40

3

Me ne stavo a pie d'un monte

Sotto l’onbra, d'un castagnio,

quando udissi ā mio compagnio

la novella arraccontar,

4

la novella è alquanto acuta

Per qualcuno che mi sente,

ma non è tanto nocente

da doverla disprezzar,

5

Ora udite cosa disse

quel rurale contadino,

Sul principio del mattino

con l'ingegnio natural,

6

Il'italia giovanetta

si sposava a inperatori,

qual giardin- di rose e fiori

Si vedea tutta brillar,

7

Poi restata vedovella

fū con conti maritata,

da marchesi e contrastata

da signori e cavalier,

8

fu costretta per un poco

a dividersi le menbra,

E più bella non rassenbra

Ben che giovane d'età,

9

Le sue vesti lacerate

Il suo volto è scolorito

Più non trova quel marito

che la possa liberar,



41

10

tutta mesta e lagrimosa

fra le pene e fra i dolori,

con l'ingrati abitatori

non sa più cosa si far,

11

fra i dolori e fra le pene

sorse i ghelfi* e ghibellini *= guelfi

della italia gli assassini

Li ribelli in verità,

12

venne ancor dalla germania

Ill'infame Barbarossa,

Ezzelin- colla sua possa

La finì di rovinar,

13

I la francia e la germania

la romagnia e lonbardia,

Ci raccontan- cosa ria

dell'italia provincial,

14

I la peste fame e bello.* *= guerra

La piu volte devastata,

E di nuovo popolata

fū da stranei abitator,

15

Ma la santa religione

Si mantenne sempre intatta

da i, tiranni mai disfatta

fū di dio la religion,

16

fra le pene e fra catene

Fra tormenti e fra gli strazzi,

Li tiranni furon pazzi

ma la chiesa trionfò,



42

17

dell'italia i veri figli,

Li seguaci di san-pietro,

non tornaron- mai addietro

né coll'opra né col cuor,

18

ma venghiamo* a giorni nostri *= veniamo

che son pieni d'eresia,

E d'ingrata bizzarria

che fa tutti sospirar,

19

Una parte dei prelati

hanno fatto come giuda

L'avarizia trista e cruda

gli fà guida per mal far,

20 INVERSA PAGINA 10

Una parte dei reggenti

coi soi sudditi spietati,

si son-*a cristo ribellati * leggi: so’

Per far poi come gli par,

21

tutti i nobili e signori

fra di lor- fanno catena.

Dei cristian la nazzarena

legge vogliono abolir,

22

Li settari concordati

Son giurati di resia

Per veder cristo e maria

co' i cristiani tramontar,

23

Il superbo è inracianito* *= incrostato (Fat:

Più non vuol piegar la testa racia de la polenda)

Questo pure qual tempesta

vuol la fede sterminar,



43

24

I l'avaro ē idolatrato

Sé col l'oro e con l'argento

E di cristo l'argomento,

ha voluto rinegar.

25

'l* lussurioso iniquo e brutto, * Il, enclitico

Come il porco imbrodolato

Per la carne ha rinegato,

cristo il vero redentor,

26

il goloso glauco* e sozzo *= livido (come d'invidia)

Penza a, ungersi la gola, o glamo = gramo?

Piu non vuol sentir parola

né di dio né del suo altar,

27

L'iracondo non si sazia

Di sfogar- la rabbia e l'ira,

Sotto i piè cristo si tira

E se l'viene a calpestatar,

28

L'invidioso piu non regge

con la bieca guardatura,

Si distrugge e si dibura* * Fat: diburiàssi = bruciare o

contro cristo de ll'altar, consumarsi (di passione)

29

L'accidioso come il rospo

si fa nido a torno a torno,

E così la notte e 'l giorno

Viene visto ad attueggiàr,* *= comportarsi (annidato)

30

I le donne modulanti* *volubili (nel "far" l' amore)

con li sguardi e con le sciene,

ciascheduna a cristo viene

Per la croce rinegar,



44

31

I* negozianti co' gli artisti** * (enclìtico) **= artigiani

Sono già d'una famiglia,

cercan tutti a meraviglia

d'abolir la carità,

32

Guasi tutti i moralisti* *Fat: dente morale = molare...

Scrivon- contro santa chiesa, ... i rosiconi?

Per vederla in breve arresa

con il clero celestial* *V/S prelati Giuda 19.1-2

33

guasi tutti i meccanisti

han concordi macchinato,

Per voler cristo e l papato

con la chiesa subbissar,

34

guasi tutti i padronati

fanno guerra ai contadini,

Per vederli poverini

fra miserie mendicar, * 35 saltata

36

ma i rurali contadini

si son dati alla rapina,

Parlo qui alla genovina* *= genuina, sincera; idem SP 522.1

Rubban molti a suo padron,

37

La civile* è criminale *= società civile

non ha limite né segnio* * gegnio

La rovina è d'ogni regnio

La discordia general

38

I li nobili e blebei

tutto il mondo in generale,

vive in modo d'animale

Par che l dio non ci sia più,



45

39

Le bestenbie* fanno eco *= bestemmie

come tronba spaventosa,

qual d'un'epoca schifosa INVERSA PAGINA 11

da doversi repudiar,

40

Ill'inferno tutto quanto

coi suoi mostri d'eresia,

dilatato è in ciaschun via,* * per veder cristo e maria

solo vuole trionfar,

41

Dunque cristo coi auoi santi

E con tutti i suoi alleati,

devon- esser sterminati

dall'infame peccator,

42

Dunque il padre eterno dio

che non ha principio e fine,

resterà fra le rovine

di quel che; venne a crear,

43

dunque il figlio gèsucristo

con lo spirito divino,

sarà nullo nel suo trino* * Trinità divina (compimento, trina)

Se ’un è nulla nell'altar,* * viceversa 51.3-4

44

Ogni spirito del cielo

ogni globo è contenuto,

da quel dio grande e saputo

che ill'uom viene a invitar,

45

Atremiamo tutti quanti

verminosi della terra, * * SP 397.1: uomo strisciante (verme)

Si dimetta quella guerra

che ci fa tutti dannar,



46

46

quel gran dio che tutto regge

ha già i tempi numerati,

Per vedere sterminati

suoi ribelli general,* * in genere (umano)

47

Di giovanni la gran tronba* * d’Apocalissi

ce ne dà reale indizio,

siamo presso il gran giudizio,

E nissun lo può negar,

48

tutti abbiam- da render conto,

dell'azioni tenporali,

Se di dio siamo rivali

E chi mai ci salverà?

49

certamente li reati* *= peccati, al gran giudizio (47.3)

non ci possono salvare

ma ci vengono a dannare

nelle tenebre d'orror,

50

quale dunque sarà il mezzo

per salvar l'anima nostra ?

che il nemico già ci arrostra* *= uncina (rostro... + arrosto?)

Per volerla tragugiar,* *= trangugiare

51

Se vogliamo noi salvarci

ci convien- far penitenza,

E cibarci a quella menza

ove è cristo sull'altar,

52

Guerra ai vizzi capitali

guerra a tutta l'eresia

Sempre il figlio di maria

cristo deve trionfar,



47

53

Penitenza penitenza

Penitenza generale,

pace* al moto universale *= non si contrasti

d'ogni luce e fin non ha.

Pii Angelo

 

No comments:

Post a Comment