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La chiesa e cristo
supponiamo che parli cristo alla sua sposa.
1
O sposa consagrata nel mio cuore
Ti vedo presso una terribil guerra,
Segol, - decimo nono*, pien d’orrore *= (tu,) Secolo XIX
Tu tenti, la mia sposa urtare a terra.
Ma te mia sposa non aver-timore
Rinfoza in me la fede che nōn erra.
La fede è tuō scudo, adamantino
Che ti porrai’l nemico a capo chino.
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2
Io ti guardo co' l'occhio penetrante
Vigilo, su di te tu non perisca,
Il tuo petto sarà fino diamante
La tela ordita vo' tu rifinisca.
Con li tuoi figlioli sie bastante;
vincerai li nemici in guerra prisca* *inveterata, antica
ē di tua chiesa sarà capitano
Il successor- di pietro in vaticano.
3
Te madre siei dei miei cari figlioli
Ricevali benignia in grenbo tuo,
E qual pietosa madre li consoli
Additandogli il caro padre suo /.*= miei.
Troveranno su mē* santi violi** **Fat. vi-olo = sentiero
condottieri del* regnio mio e suo. *conducenti al
Ove riposo eterno ove la gloria
Ov'è il premio della lor vittoria.
4 _____________ Risponde la chiesa.
O mio sposo sagrato eccelso padre INVERSA PAGINA 6
Di una famiglia grande e numerosa,
granchē il nome di una santa madre
chē di cristo gesù sia vera sposa.
Ma essendō l'opa* di cristiane squadre *= opra, bisogno
Della umana genia fatta vizziosa
Sola non posso richiamare i figli
tutto ciò che li creda nei perigli.
5
Non può suonare la mia sagra bronza* * sacro bronzo, v. 18.3
Da per se stessa ē richiamar- miei parti* * figli, c.s.
Né men- distorli dal, (h*)lorda lonza** * leggi: dall’ il’lorda ?
che cerca d'infettarli essendo sparti. \ ** mala bestia dantesca
Io qual nave legata mi stō gonza* * sciocca, incapace
venga il nocchier- con-me dē le sante arti
E cō' i novelli apostoli di cristo
di tutto quanto il mondo farò aqquisto. * Cfr SP 430.2 e 580.3
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6 _____________ Risponde cristo.
Dal principio dei segoli ab, eterno° *Lat: ab aeterno
Concepì, nella mente il padre mio,
creò'* i celi e terra e l’nero inferno * 'n co' ?
E tutte l'altre cose a suo desio.
Il sacerdozio che è tuo governo
Io lo sostituissi* a voler mio *= costituii? v. SP 245.2
Te fei sposa di loro col vangelo
che a tutti quanti può far guida al cielo.
7
E guai a loro se non vanno retti
Per quella via da mē stata additata,
non li conoscerò più per mi;* eletti * Tosc: miei
Se avrannò;* la zizania seminata. * tonico su 3a?
Dal regnio miō sarannō disdetti
privi della mia grazia regalata,
Se avrannō con malizia urtato il tenpio * idem cs.?
altro non avran-lor che fuoco ē scenpio.
8
In quei buoni mia sposa tu confida
di te fo dono a quei che sono in pace
E se altri vedi fra gli orrori; e grida
Sono puniti per sua contumace.* *= contumàcia
Molti il mio gran monarca* a te li guida *D+L
tocchi dallo mio spirito vivace,
Io gli rimetterò tutti i, peccati
E da morte saranno sucitati.
9
Prima però il ministro santo e pio
Pasciera* di mie carni i figli tuoi * (D+L?) pascerà
A mē li condurrà che son- suo dio
i quali monderò dell'error- suoi.
Andrò su petto, tor-* con feste e brio * togliergli cavezza. Fat
Per farli miei campioni beati eroi, petto= collare.
e
rimessa la pena dei suoi orrori* * degli
errori
li colmerò di grazie e di favori.
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10 _____________ La chiesa risponde.
Sappi sposo celeste che nel mondo
v'è una ficura* turpe, ē mostruosa, *= figura, personaggio
tutta pelosa dal / cima a fondo
Istrìce* degli umani, - difettosa.** * istrìce = pungente?
Figliola di colui che fece inmondo ** att. (infettosa EG 1.6)
Il primo uomò con sua cara sposa,
Questo mostro infettar tutti procura
E da tutti vien detto la paura.* * cfr 12.1
11
Contiene i sette vizzi capitali
Con tutto il resto della sua genia,
e causa è questa d'infiniti mali
Originaria della impocresìa.* *= ipocrisia, cfr SP 647.1
occhi ā bragia coprenti* d’occhiali** * f na
oscura e brutta la fisonomia, ** Trec: canini superiori
finta ghiotta avara, e malvivente
infettatrice dellā umana gente
12 INVERSA PAGINA 8
Questa paura; è saltata indosso
A una buona purzion-* dei tuoi ministri, *= porzione, parte
e gli s'è messa fra la carne e l'osso
e di tal mostro son- seminaristi.* *= allievi preti
Il peso della croce gli par grosso
del tuo vangelo chiudono i registri,
e per -tenerē, il corpo agiato e sano
Trascurano ai doveri del cristiano.
13
E cosa avvienē o, mio sposo celeste
de figli tuoi? qual pecore smarrite,
Li vedo erranti la per - le foreste
E da lupi e leoni son- seguite
Sonō tutte anelanti urtose, e meste
Parte son divorate altre ferite
La minor parte con tremante cuore
Ritornano belanti al suo pastore.
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14 _____________ cristo risponde
O’ perfidi ministri sconsigliati
più non guardate le mie pecorelle,
La fame loro più non gli saziate
Perō* di fame si muoiono quelle. *= perciò (cs.)
I beni a santa chiesa divorate
E’ l'avete ridotta una babelle, * babele = SP 673.5
I poveri languiscon- d'ogni bene
E in voi la carità più non rinviene.
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Non mi avete promesso anzi giurato )
di tutta fede, d'imitar- me cristo, ?
come mi avete sino a qui imitato;
di quale mia virtù faceste aqquisto.?
L'avarizia tenete sempre allato* * a lato, fianco
come ferro fatal- di tosco misto,* *= pugnale avvelenato
E col male operar- di brutto esenpio
Siate fatti ribelli del mio tenpio.
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Lascio in parte però tanti oratori* *predicatori (/oranti)
Degni di quella Laura sagrosanta,* *= aureola di Santo
Questa* danno a pietà i, più duri cuori *questi (pl. m. in -a)
con buon esenpio di beata pianta.
Questi seguono me co' i, loro cuori
d'ogni lor tema il mio vangelo è pianta
Vivono in umiltà poveri in pace * cfr SP 700.8, 832.5 e 7
e il lor modo di fare a me mi piace.
17
Tempo verrà* che sarà fatto fine * cfr SP 966
alle cose mondane ō sacerdoti,
Li vostri arredi saranno dottrine
E le mie chiese, vostre sante doti,
Li vostri benefizzi,* le divine ⁊ *= rendite patrimoniali
funzioni sagre; da veri devoti,
e così in santità ve ne vivrete
E salsi* sol’ con carità sarete. * salati, conditi
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18
Allora riderà* la santa chiesa *= sarà fiorente
Il mondo tutto addiverrà cristiano
La tronba di giovanni* sarà intesa *d’Apocalisse
fra le milizie d'ogni capitano.
La conto parte* sarà vinta e presa *= contro parte
da fuoco e ferro di crociata mano* *per mano dei Nuovi Crociati
E più non troverà grazia né scanpo
ma sparirà dal mondo come lanpo. / Pii angelo
secolo3.jpg ¨
Poesie su la corruzione
generale del
sègolo
novelletta Poetica
1
Ascoltatemi signori,
che or vi conto una novella,
vera unica ma bella
E perō* la vo’ cantar, *= perciò (cs)
2
Tal novella fu tracciata,
da un umil contadino INVERSA PAGINA 9
ma non-tanto senplicino
Da doverlo disprezzar.
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3
Me ne stavo a pie d'un monte
Sotto l’onbra, d'un castagnio,
quando udissi ā mio compagnio
la novella arraccontar,
4
la novella è alquanto acuta
Per qualcuno che mi sente,
ma non è tanto nocente
da doverla disprezzar,
5
Ora udite cosa disse
quel rurale contadino,
Sul principio del mattino
con l'ingegnio natural,
6
Il'italia giovanetta
si sposava a inperatori,
qual giardin- di rose e fiori
Si vedea tutta brillar,
7
Poi restata vedovella
fū con conti maritata,
da marchesi e contrastata
da signori e cavalier,
8
fu costretta per un poco
a dividersi le menbra,
E più bella non rassenbra
Ben che giovane d'età,
9
Le sue vesti lacerate
Il suo volto è scolorito
Più non trova quel marito
che la possa liberar,
41
10
tutta mesta e lagrimosa
fra le pene e fra i dolori,
con l'ingrati abitatori
non sa più cosa si far,
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fra i dolori e fra le pene
sorse i ghelfi* e ghibellini *= guelfi
della italia gli assassini
Li ribelli in verità,
12
venne ancor dalla germania
Ill'infame Barbarossa,
Ezzelin- colla sua possa
La finì di rovinar,
13
I la francia e la germania
la romagnia e lonbardia,
Ci raccontan- cosa ria
dell'italia provincial,
14
I la peste fame e bello.* *= guerra
La piu volte devastata,
E di nuovo popolata
fū da stranei abitator,
15
Ma la santa religione
Si mantenne sempre intatta
da i, tiranni mai disfatta
fū di dio la religion,
16
fra le pene e fra catene
Fra tormenti e fra gli strazzi,
Li tiranni furon pazzi
ma la chiesa trionfò,
42
17
dell'italia i veri figli,
Li seguaci di san-pietro,
non tornaron- mai addietro
né coll'opra né col cuor,
18
ma venghiamo* a giorni nostri *= veniamo
che son pieni d'eresia,
E d'ingrata bizzarria
che fa tutti sospirar,
19
Una parte dei prelati
hanno fatto come giuda
L'avarizia trista e cruda
gli fà guida per mal far,
20 INVERSA PAGINA 10
Una parte dei reggenti
coi soi sudditi spietati,
si son-*a cristo ribellati * leggi: so’
Per far poi come gli par,
21
tutti i nobili e signori
fra di lor- fanno catena.
Dei cristian la nazzarena
legge vogliono abolir,
22
Li settari concordati
Son giurati di ’resia
Per veder cristo e maria
co' i cristiani tramontar,
23
Il superbo è inracianito* *= incrostato (Fat:
Più non vuol piegar la testa racia de la polenda)
Questo pure qual tempesta
vuol la fede sterminar,
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24
I l'avaro ē idolatrato
Sé col l'oro e con l'argento
E di cristo l'argomento,
ha voluto rinegar.
25
'l* lussurioso iniquo e brutto, * Il, enclitico
Come il porco imbrodolato
Per la carne ha rinegato,
cristo il vero redentor,
26
il goloso glauco* e sozzo *= livido (come d'invidia)
Penza a, ungersi la gola, o glamo = gramo?
Piu non vuol sentir parola
né di dio né del suo altar,
27
L'iracondo non si sazia
Di sfogar- la rabbia e l'ira,
Sotto i piè cristo si tira
E se l'viene a calpestatar,
28
L'invidioso piu non regge
con la bieca guardatura,
Si distrugge e si dibura* * Fat: diburiàssi = bruciare o
contro cristo de ll'altar, consumarsi (di passione)
29
L'accidioso come il rospo
si fa nido a torno a torno,
E così la notte e 'l giorno
Viene visto ad attueggiàr,* *= comportarsi (annidato)
30
I le donne modulanti* *volubili (nel "far" l' amore)
con li sguardi e con le sciene,
ciascheduna a cristo viene
Per la croce rinegar,
44
31
I* negozianti co' gli artisti** * (enclìtico) **= artigiani
Sono già d'una famiglia,
cercan tutti a meraviglia
d'abolir la carità,
32
Guasi tutti i moralisti* *Fat: dente morale = molare...
Scrivon- contro santa chiesa, ... i rosiconi?
Per vederla in breve arresa
con il clero celestial* *V/S prelati Giuda 19.1-2
33
guasi tutti i meccanisti
han concordi macchinato,
Per voler cristo e l papato
con la chiesa subbissar,
34
guasi tutti i padronati
fanno guerra ai contadini,
Per vederli poverini
fra miserie mendicar, * 35 saltata
36
ma i rurali contadini
si son dati alla rapina,
Parlo qui alla genovina* *= genuina, sincera; idem SP 522.1
Rubban molti a suo padron,
37
La civile* è criminale *= società civile
non ha limite né segnio* * gegnio
La rovina è d'ogni regnio
La discordia general
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I li nobili e blebei
tutto il mondo in generale,
vive in modo d'animale
Par che ’l dio non ci sia più,
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Le bestenbie* fanno eco *= bestemmie
come tronba spaventosa,
qual d'un'epoca schifosa INVERSA PAGINA 11
da doversi repudiar,
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Ill'inferno tutto quanto
coi suoi mostri d'eresia,
dilatato è in ciaschun via,* * per veder cristo e maria
solo vuole trionfar,
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Dunque cristo coi auoi santi
E con tutti i suoi alleati,
devon- esser sterminati
dall'infame peccator,
42
Dunque il padre eterno dio
che non ha principio e fine,
resterà fra le rovine
di quel che; venne a crear,
43
dunque il figlio gèsucristo
con lo spirito divino,
sarà nullo nel suo trino* * Trinità divina (compimento, trina)
Se ’un è nulla nell'altar,* * viceversa 51.3-4
44
Ogni spirito del cielo
ogni globo è contenuto,
da quel dio grande e saputo
che ill'uom viene a invitar,
45
Atremiamo tutti quanti
verminosi della terra, * * SP 397.1: uomo strisciante (verme)
Si dimetta quella guerra
che ci fa tutti dannar,
46
46
quel gran dio che tutto regge
ha già i tempi numerati,
Per vedere sterminati
suoi ribelli general,* * in genere (umano)
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Di giovanni la gran tronba* * d’Apocalissi
ce ne dà reale indizio,
siamo presso il gran giudizio,
E nissun lo può negar,
48
tutti abbiam- da render conto,
dell'azioni tenporali,
Se di dio siamo rivali
E chi mai ci salverà?
49
certamente li reati* *= peccati, al gran giudizio (47.3)
non ci possono salvare
ma ci vengono a dannare
nelle tenebre d'orror,
50
quale dunque sarà il mezzo
per salvar l'anima nostra ?
che il nemico già ci arrostra* *= uncina (rostro... + arrosto?)
Per volerla tragugiar,* *= trangugiare
51
Se vogliamo noi salvarci
ci convien- far penitenza,
E cibarci a quella menza
ove è cristo sull'altar,
52
Guerra ai vizzi capitali
guerra a tutta l'eresia
Sempre il figlio di maria
cristo deve trionfar,
47
53
Penitenza penitenza
Penitenza generale,
pace* al moto universale *= non si contrasti
d'ogni luce e fin non ha.
Pii Angelo
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