>>> INTRODUZIONE
D' archivio Centro Studi David Lazzaretti
INVERSA PAGINA 15
Piccholo poema.jpg ¨
Piccolo poema compilato sul tesoro della
coronazione di Spine di gesu cristo
Titolo autografo ma aggiunto in seguito, sopra le due colonne di testo.
Dopo
tesoro:
della
santa croce
è cancellato. Il titolo originario è meglio riferibile a Tema
Esemplare della santa croce,
egualmente aggiunto in seguito (in calce a
INVERSA PAGINA 19).
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1
Pe'l mondo non v'è rē né inperatore
che non cinga di laurō la sua fronte,
Laurō di dignità di sommo onore
Premio del titolario fatto conte.
dignità rispettate con fervore
nel pian, nella collina, in costa ē monte.
Onori giornalieri coronati
di fanatismō e non di meritati.
2
Le corone degli uomini del mondo
Son- caduchē di sperse in-un momento,
fragili onori di meritō inmondo
Onori tratti dal l'uman- talento.
cose di breve gita, senza fondo
guadagniate con pubblico cimento,
Cimenti ripremiati di barbarie
In contra-canbio dell, forze varie.
3
Ma il re dei regi il sommo inperatore
Il fattore increato senza fine,
Il nostro gesūcristo redentore
Fu coronato con acute Spine.
Corona di viltà, viltà, d'onore
giunchi spinosi* di sabbie marine. * Jucus acutus, di palustre
diadema eterno di puntura breve Maremma (non icònico però)
di chi eterno regniar- per sempre deve.
4
Prendete ō re mondani gemme ē oro
godete in questo mondo gli agi e’l bello,
Accumulate l'infernal- tesoro
Causa di rovine e rio macello.
Uscirà di frātenpi* l'orso e toro *= frattempo
faran d'europa l'orrido flagello,
e dai vostri domestici fidati
sarete la più parte trucidati.
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E questo vi avverrà per non pensare
Alla corona, del redentor nostro.
Il quale è vero esenpio singolare
Per farci umìli* sinō al fango nostro.
fatevi santo, il modo di operare
vincete in parte ill’infernal mostro.
la corona di spine ha forsa* tale *= forza
di vincere ogni mostro a dio rivale.
6
Cristo redentor-nostro, ricevette
con pazienza, di spine la corona,
Mā tigre è l’uom che in testa gliela mette \** cfr SP 591.7
Che pesta l'intessuto* e l'osso intuona.**\ *= la carne,
ē* tuttora perdono ci promette * *= egli, ei
A chi lo volē, ē* pace ci condona, *= c.s.?
Tutto ciò* che aspramente lo irritiamo *= non ostante
a’ il vendetta se lo Bestemmiamo.
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La corona di cristo è misteriosa
Più del sagro roveto di mosè,
Iride celestiale ē luminosa
Inmenzo* cerchio di sagrata fè. *= immenso
Preziosa gemma a tutti vantaggiosa
Esenpio universale di gran-chè.
Mistero eterno di vittima eterna
Eterno esenpiō di divin lucerna.
8
A cristo penetrò la carne e l'osso
E ruppe il sagro velo del cervello, *(cfr SP 999.6)
I l'orizonte,* bianco venne rosso *= la vista/fronte?
Per le punture di cotal flagello.
Pruzzan-* dalle ferite il sangue indosso *= sprizzano
come pure inrigava* il volto bello, *= irrigava (cfr SP 657.4)
a guisa di ruscelli tutto il bagnia
Senza ariàr* la sua voce eterna ē magnia *= fiato.
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9 INVERSA PAGINA 16
China la testa, e gli occhi sagrosanti,
Mirano inpietositi, i, suoi figlioli,
gli cade al quante lacrimē e fra tanti ⁊
manigoldi, non ci è chi. lo consoli.
Noi pur siamo di quei; ō mi* ascoltanti * miei, Tosc.
manigoldi, di cristō inique proli
Abbiam- co' i brutti vizzi del peccato
Cristo d'acute spine coronato.
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La corona di cristo è gloriosa
Risplende più del sol’ dei biondi rai,
Fra gli alati* del cielo è luminosa *= angeli
ma d’una luce immenza, e somma⁊assai.
Luce che nē mirarla occhiō non osa
T'abaglia o mio penzier- dove tu vai.* * / l'hai
E perō tace ⁊ ē adorā, la corona
che a cristo redentore l’uom gli dona.
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Voi donne malavezze e sciaurate* * sciagurate; cfr Inf. 2.64
Ogni qual volta v'ornate la testa,
con diverse albagie* vi mascherate *= vanità
formate a cristo la corona mesta.
In questo modo il bello deturpate
siete contro naturā in tal protesta,
E così turpi, come mascherate * Fat: berta; bertarìe =ridico-
ā i bertoni* d'arcadia** somigliate. laggini, **= leziosi (Zing).
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Cristo chinò la testa verso l'uomo
E tutti a sé chiamò con voce forte,
Venite beneditti nel mio duomo
Purgate i falli dell’eterna morte.
Tu donna mangeresti un altro* pomo * / unaltio
Per- rinnovare a cristo un'altra morte
Ogni volta che abbigli la superba
testa modosa* di criterio acerba. *= alla moda
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13
Rinnovi le punture delle spine
Ogni volta che dai guardi vizziosi,
E fai sangue grondar’- dall divine ⁊
tenpie, ē chiudi li occhi nuvolosi.
O donna, o donnē grandi e piccoline
finiranno per voi li tenpi oziosi,
La corona di cristo è tela d'oro
Promessa e* sommā di divin tesoro. * è?
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voi uomini superbi e laboriosi* *= boriosi v. Donne 9.4
fatti già preda d'ogni brutal- vizio,
Rientratevi in voi stessi, ō vergogniosi;
Opratevi nel verō fonte spizio* *= frontespizio: frontone,
fate di, un esser piu precipitosi corona edilizia.
Lasciate andar san-pronio* cajo e tizio, *= Sempronio (cfr Sempro-
meditate di cristo la corona niano / San- Prugnano)
Che al vostro male buon rimedio dona.
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Siate giusti nel dare e nell'avere
Non corronpete mai la giusta dose.
Guai a voi se sfrenati in un mestiere
disanguate le genti bisognose.
Guardatevi o dottori,* a dar’ pareri *in legge
fate le cause giuste ē vantaggiose
non coronate d'or – false dottrine
Per-che quella di cristo è di spine.
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Voi donne di bordello svergogniate
In-sieme co' i ruffiani in borderia* *= intorno (o a bordello)
La vita turpe e schiva* riformate *= ritrosa/schifosa: Zing
che ancor tempo vi da. cristo e maria m. schivo = schifo
La corona di cristo esaminate
che vi farà del ciel trovar la via.
Se non avete senno occhi né cuore
l'angelo vi urterà sterminatore.
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17 INVERSA PAGINA 17
O increduli rabbini è presso l'ora
che crediate al messiā, che or’ negate,
Buttate quel vitello in una gora
e in più chē mille trili* lo man-date. * Fat trillo: trottola
Il editto finale è dato fuora
La venuta del giudice aspettate
giudice cristo quel vero messia
della stirpe di davidde e maria.
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Voi protestanti finti adulatori
Insieme con- la setta maomettana,
Buttate al fuoco i vostri scritti errori
E suonategli a morto la canpana.
Nato è ’l dottore di tutti i dottori *= D+L
fatta hà la legge con sapienza arcana,
E con un solo esenpio del diadema
che portō cristo, i vostri errori scema.
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In fine giro intondo la rotella
E chi non è di cristo s'allontani,
Sē no- gli anderà in'aqqua le cervella
E sarà numerato fra gli insani.
Faccia di sé medesmo sentinella
canbi in soldato e vada armato a i piani,
Che le spine chē ha cristo a la* corona * alla
Per mano, dei cristian’ morte gli dona
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Poco tempo ci resta i falciatori
hAnno preste e rotate le lor falcie,
Robusti e nerboruti e magni i cuori ⁊
forti, per atterrar- mora di calcie. * muro a calce; cfr. SP
Suonerà la gran tronba ai primi albori 920.5: mora (a secco).
sveglierassi le stiette* carni, e marcie, *= schiette V/S marce
la corona di cristo avrà valore
di dar morte ai ribelli col tremore.
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Così fò fine o nobili uditori
Udiste il contenuto di tal- rime,
forse alcuno dirà che sono errori
Rilevati da un'aria e folle clime. *= effetti deliranti di mal-
Comunque sia studiate i vostri cuori aria, ritenuta climatica.
su quella verità giusta e sublime,
E poi date parer fate giudizio
Salvate il giusto e condannate il vizio. * non firmato
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