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O musa tū che di brillanti stelle
Siei, coronata fra gli alati cori, * * Maria tra gli angeli
Aspira al petto mio le rime belle
Che piaccino a cantarle a li uditori.
Riscalda il petto mio co' le facelle
di fiero foco di divin-calori,
cognùgati con mē sagrata e pia
che tutto mi disponga in poesia.
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Canterò le bellezze de l’e donne
Genio idolatrō di uomini corrotti,
mā nello stesso tempo le colonne
di umani tenpi,* e virili** prodotti, *templi. **= valenti
Madri feconde di santi e madonne
Piante divine di spiriti dotti,
Reggimenti del cielo e del,la terra
Fazzioni e canpi dell'umana guerra.
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3
La donna fu creata in paradiso
Con puro osso di pianta terrena,
osso, tratto dall'uomo in terra assiso
In grenbo de ll'obblio sonnosa sciena,
Ritratto eterno d'increato dio
Cosa perfetta d’ogni vìrtu piena
fattura eterna di padre a teste
de lō spirito santo umana veste.
4
Con un sol fiat-* fu da dio creata * E Dio disse: "Sia..." (Gen 1)
di vago aspetto nobile e divino,
Statura media, bene conplessata
vaga e ridente come era 'n il giardino.
Capegliatura, ricciola indorata
bianca negli occhi, come un gelsomino.
Nē' la pupilla v'erde* in modo tale *= arde?
come luce divina ē non mortale.
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Bianca ē giusta la fronte vurneata* *eburnea-ta, d'avorio
Sopraciglia di gli occhi; trapanenti,* *come arco di trapano
di naso giusta, ē bocca precisata
labbra rosse, ē conpatte. e bianchi i denti.
Pelato uovatto*, la lingua melata, *palato ovattato?
voce sonora di soavi accenti
Bianche ē rosse le guancie ē collo giusto
Bianco qual neve di brioso gusto.*
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Spalle rotonde e braccia leonate* * robuste/colorite?
Polpose nella canna, capollare*. *= avambraccio. Fat capolla.
Oscesē* e tozze** palme ritondate. *fini? **= minute
corte e sciolte le dita ā molleggiare.
tonde e bianche le ugnie delicate
larga nel petto, ē tergo covuare.* * dorso co’ uguale?
tonda di poppe marmorine e bianche
fina di vita, ē ben formate l'anche.
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polpute coscie e polpe gualevali* *gualìve: equivalenti
i, colli dē li piedi alquanto fini, (polpute) o gadevali ?
i
piedi formuati,*
naturali * forminati
e,
con-le dita i colori, gentilini.
Angeletta terrena senza ali
Pianta fecònda, d'arcani divini,
Pacifichē bellezze terminate
chiusura delle opere create.
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Questo è ’l vero ritratto delle donne
Che dicon esser belle fuor di modo,
Queste sono bellezze senza gonne
che d'ogni onore meritano lodo.
Sono ficura* di divin– colonne *= figura
che de ll'eternità, stringono il nodo,
Sono fecondità pace, di guerra
ē piante popolari* della terra, * che popolano
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Ma però* v’abbisognia di vestire * perciò (idem 20.4 ecc)
con una vesta semplice e festosa,
Che nessun- possa ridervi né dire
guarda la donna turpe e l'aboriosa. *= la boriosa
da voi stesse sappiatevi schermire cfr PP 14.1
col nemico di moda scandalosa,
che vi maschera tutte, le bellezze
Le vostre doti di naturalezze.
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La moda v'ha confuse in modo tale
Voi l'adorate, come vostro dio,
Questo è modo d’un viverē animale
ma del più svergogniatō e del più rio,
guardate il-lumē di vostro fanale
e ritornate, al natural vestìo,
che ci avrete più lode e più carezze
da li amatori di vostre bellezze.
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La vostra vestē, non deē far da scopa
per ispazzar le piazze ē le borgate,
ē dentro la divina e santa opa* *= opra (il corpo femminile)
Andate naturili smascherate
La moda ha rovinata guasi europa
E la più parte origine voi siate,* * leggibile: origine, vestiate /
vestite oneste senza d'un'abbigliazione / oneste, senza
che sia guasi comun la distinzione.
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A me o donne non siate discare
Io v'amo qual terrestre paradiso,
E fin ché vita avrò vi voglio amare
Come amō mē* d'amarvi, ho già deciso. *(me stesso/) meglio
Voi mi siete dilette e tanto care
ch'io mai co’ cuor - da voi sarò diviso,
ma nemico ‘’ però di quelle mode
che’l diavol- sol- ci si diletta, e gode.
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I' dio non v'ha create in questo mondo
che già vi deformate da voi stesse,
ma di star- natural- da cima a fondo
D' un- onesto vestir, siate permesse,
Se così oprate tenebro profondo
non può far su di voi di tanto interesse,
E co’ le mode, periranno i vizzi
causa di stragi e sommi precipizzi.
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La donna è dell'uomo l'attrazione
ā sé lo attraē come la calamita ⁊
chē forsa* il ferrō all’ā cognugazione *= forza
così la donna, l'uomo a sé marita.
di due conposti, un solo sē conpone
du' alme a un'alma, danno essere e vita
e cognuganō il cielo con la terra
di sola* pace per finir- la guerra. * disola (/ d'ìsola?)
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Se una cetéra*⁊ suona ē un’altra è appressa *= cetra
nel sentir- la conpàgnia sgretolare,* *= gridolare
treman- le corde di colei ch'è appresso
E le fà di bel suono ceterare.
Meraviglia non è su tal processo
che il suon- dell’una l'altra fà sonare,
se l’uom- la donna guatā con amore
Il genio tocca a d' ambi, l'alma e, ‘l cuore.
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Segnio evidente che son due cetére* ⁊
dello stesso voler- d'un genio solo
di due penzieri formano un pensiero
L'amore è di due muse rosigniolo.
di due voleri formano un volere
che la natura inperasi, da solo
inperator è d'in-perate cose
cose inperate da chi tutto ēspose.
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Entrate in giardino delizioso
Pieno di vegetā pomate* e fiori, *= frutteti, frutta
ma che sia fuor di modo egli odoroso
d'iniaddolcire li più diacci cuori.
Tai delizzie ed odori hànno il grandioso
nel giardino umanato* pien- d'ardori * umorato ?
che la donna fiuma, ē vegetale
bellezze di bellezza univerzale.
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Guardate la fiorita primavera
nel-terzō mese tutta vegetale,
tutta ridente da mattina a sera
Piena di melodia vaga e gioiale.* * gioiosa (/gioviale)
Di tutte le bellezzē par primiera
delle umane ricchezze il bel segniale
ma io vi dico che per gentilezza
la donna forma l'unica bellezza.
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le musiche armoniose cittadine
I, le garìe festose degli augelli,
Ill'intessute tel di sete fine
sono di propietà vasti modelli.
Insomma le più* cose gentiline *= molte; come sotto
E i più oggetti bramati cari e belli,
formano idolatria di gentilezza
ma la donna è ritratto di bellezza.
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Da inperatori, principi e marchesi,
da conti e cavaglieri è desiata.
tutti i diletti in lei sono conpresi
però* da tutto il mondo è venerata. * perciò (idem 9.1 ecc.)
O’ donnā dunque noi ci siamo intesi
venerā* l'onestà vivi onorata, * (nel) venerà(re)?
Se vuoi al creatore esser diletta
così resucitata in ciel ti aspetta.
Pii Angelo
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