In scena il prossimo 22 Giugno
P R
O L O G O
Questa sera faremo un eccezione:
Iacopone canta Lauda
di argomento mistico,
sottilmente
spirituale.
Non è davvero un tema eccezionale
per Iacopone, che era
un tipo mistico
e ne cantò
moltissimo...
ma sarà eccezionale
in Teatro alle Scale.
Stasera Iacopone monta in cattedra
per darci la sua lectio
magistralis.
Promette innanzi tutto: "sarò
breve"...
poi ci metterà tre
strofe,
per cantarci quant' è
breve.
Infine arriva al tema della Lezione:
"Vi spiego
come fare l'amore con Dio:
dovete esercitarvi
in tutte le Virtù".
Le
virtù? Son quelle sette
che imparate a
Catechismo.
Ce n'è quattro Avanti Cristo
(Prudenza,
Justizia, Fortezza, Temperanza),
più tre Dopo Cristo
(la Fede, la
Speranza, la Caritàte).
Secondo gli antichi Romani,
la Virtus
è una "buona qualità virile",
propria del vir,
che vuole dire "Uomo"...
ma anche la Donna dev'essere virtuosa,
non solo
virtualmente!
Le Virtù
Avanti Cristo (dei Romani)
sono abitudini a
comportarsi bene,
con gli altri e da
soli.
Le acquistate ripetendo gli atti buoni.
Le Virtù Dopo Cristo (dei Cristiani)
sono le buone
abitudini con Dio.
Non potete acquistarle da soli,
le dovrete ricevere
da Dio
(possibilmente, con tutti i Sacramenti).
Se poi tutto va bene, alla fin fine
farete l'amore con
Dio,
non solo dopo morti, in Paradiso,
anche vivi, anche
adesso!
Adesso (come sempre)
non cercate di capire
Iacopone.
Limitàtevi ad udirlo:
"Audite una
Lezione!".
Lauda 65 , IL LETTO DI
DIO
[Titolo da lezione
Tresatti, 1617.
Testo da lezione
Mancini, 1974]
Omo chI vòl parlare,
emprima dé' pensare
se quello che vòl
dire
è ùtele a odire;
ché la longa materia
sòl generar fastidia,
el longo abrivïare
sòle l'om delettare.
Abrevio mea ditta,
longezza en breve
scripta;
chi cce vorrà
pensare,
ben ce porrà notare.
Comenzo el meo dIttato
de l'Omo ch'è
ordenato,
là 've Deo se reposa,
êll'alma ch'è sua
sposa.
La mente sì è 'l letto
co l'ordenato
affetto;
el letto ha quatro
pedi,
como en figura el vidi.
Lo primo pè, Prudenza,
lume d'entelligenza;
demustra el male e 'l
bene,
e co' tener se déne.
[-] L'altro pè, Iustizia,
l'affetto en
essercizia
(Prudenza ha
demustrato,
Iustizia ha
adoperato).
Lo terzo pè, Fortezza:
portare onne
gravezza,
per nulla aversetate
lassar la veretate.
Lo quarto è Temperanza:
freno - enn abundanza
et en prosperetate
profunda umeletate.
La lettèra enfunata
de Fede
articulata,
l'articul' l'ha
legati,
co (l)i pè
concatenati.
De paglia c'è un saccone,
la me' cognizïone,
co' so' de vile nato
e pleno de peccato.
De sopr'è 'l matarazzo,
[-] Cristo pro me
pazzo
(o' sse misse
a venire
per me potere
avire!).
Ècce uno capezzale,
Cristo ch'en croce
sale;
mòrece tormentato,
(con) latrun'
acompagnato.
Stese ce so' lenzola,
lo contemplar che
vola:
specchio i
devinitate,
vestito i umanetate.
Coperto è de Speranza
a) ddarme ferma
certanza
de farme cittadino
e)n quell'abbergo
devino.
La Caritate
'l iogne
e con Deo me
coniogne;
iogne la vilitate
cun la divin(a)
bontate.
Ecco nasce un amore,
c'ha èmprenato
(e)l core,
pleno de dIsiderio,
d'enfocato misterio.
Preno - enliquedisce,
languenno parturesce;
e parturesce
un ratto, [= raptus]
nel terzo ciel è
tratto.
Cielo umanato passa,
l'angelico trapassa
et entra êlla
caligine
co 'l Figliol de la
Vergene.
Et è - en Deo UnTrino,
loco i sse mett'el
freno
d'entelletto pusato,
l'affetto
adormentato;
e dorme senza sonnia,
ch'è 'n veretate
d'onnia,
c'ha repusato el core
ne lo divino amore.
[-] Vale, vale, vale!
Ascenne pe(r e)ste
scale,
cà po' cèdere
en basso,
farì' granne
fracasso.
EXPLICIT
Così cantò a su'
modo
Iacopone da Todo.
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