Porchiano del Monte, di Amelia TR, non quello di Todi PG. Teatro all'aperto con estensioni al bosco.
Dedicato a Iacopone da Todi. Spettacoli, edizioni e divulgazioni del Poetone Iacopone ma anche del
Poetino Angelo Pii e Divina Corriera di Buddha Bus. Artisti e non artisti benvenuti ad esibirsi .
Idem
su carta, entro preziosa antologia di Iacopone (con traduzioni e
note, a sempre a cura di P.C.) in "La poesia religiosa del
Duecento", Rizzoli, Milano 2001.
Ulteriore
traduzione in: "IdT, Laude" a cura di Luigi Maria Reale,
EFFE, S. Sisto di PG 2006.
Canticchiato alla buona.
Puoi leggerne online, la ottima traduzione di Paolo Canettieri
"https://paolocanettieri.wordpress.com/article/iacopone-da-todi-vyvpjuoxc2n0-17/".
Idem su carta, entro preziosa antologia di Iacopone, con traduzioni e
note a sempre a cura di P.C. in La poesia religiosa del Duecento.
Rizzoli, Milano 2001.
Ulteriore traduzione in: "IdT, Laude" a cura di Luigi Maria Reale, EFFE,
S. Sisto di Perugia 2006.
Una nostra traduzione "verseggiata" (con varie opinabili note) su qesto blog e forse su academia.edu di Luciano Ghersi. Certamente stampata su carta pregevole (Ed.
Casrtum Fortiani 2016), soltanto presso Teatro alle Scale di Porchiano.
Oltre a Tresatti, Ageno, Mancini eccetera, Enzo Rabboni esaminò questa
"Carceraria"su: AA. VV. "Iacopone Poeta" Bulzoni 2007. Più brevemente
Matteo Leonardi in (a cura di) "IdT, Laude", Olschki 2010.
Si suggerisce infine la lettura della lauda gemella (ma sovvertita) "Que
farai Pier da Morrone? / ei venuto al paragone!", rivolta in precedenza
a Celestino 5°, il papa soppresso da Bonifazio 8°, cui pare alludere il
"bon beneficione" che chiude Carceraria. Del resto Celestino finì
assai peggio la sua reclusione: inchiodato nel cranio.
IN SOSTANZA, Iacopone qui
ricorre alla più classica misoginia: dalla Bibbia ai padri della
Chiesa ed ulteriori autori. Peggio che "danno", chi dice
<donna> dice "dannazione"... dell'anima all'Inferno e
lo ripeterà per ben 6 volte (cifra di Cabala per Diavolo &
Donna). Di novità, si propone che la donna sarebbe peggio del
Basilisco: mitologico serpente (poi segnàcolo di Satana), che uccide
con lo sguardo ("veduta, viso, aspetto"). Il ben cólto
Iacopone qui continua riciclando e ribaltando "cristianamente",
temi e termini correnti nei poeti (a lui co-evi) dell'amor cortese,
incluso l'erotico sguardo del Basilisco (che era sfuggito a padri
della Chiesa ed ulteriori autori).
Qui si esibisce inoltre, una
estrema competenza di cosmesi femminile, forse retaggio di antica (e
coniugale) mondanità del Poeta. Che dopo fatto frate, si guardò
bene da frequentare donne (e, non essendo prete, neppur ne
confessava) ma ne rammentò ogni trucco: belletti, fondotinta,
peeling ("scòrteco"), decolorazione ("lavatura"),
rigonfio ed estensione posticcia dei capelli... tacchi alti (di
sughero: "li suvarati").
Oltre alla lussuria erotica, il
Poetone depreca la moda ("aparato") di lusso eccessivo (che
all'epoca, sarebbe pur fuori legge). Infine, oltre la vista, letale
per l'udito è la lingua mortalmente velenosa delle Donne, che
colpisce dritta al cuore ("corata"). Mentre al contrario,
dopo le sanguinose botte maritali ("férete", 23), la lauda
"Misògina" si conclude con un efferato donnicìdio
domestico, perpetrato da marito "padre incerto", reso
impotente pure, "d'ogni vena" (63-66).
PER LA FORMA come
sempre, il Poetone, si inventa o ricorre alla lingua più volgare (in
senso bono e cioè "popolare"), di ortografia fantastica e
di sintassi stenografica. Egli qui inoltre, aggrava la sua prediletta
povertà di linguaggio, ripetendo senza tregua le medesime parole e
poco variando nei giri di frase... Si ridonda, si ridonda ma ciò che
appare meglio ed è ancor più interessante, è la musicalità delle
scelte foniche (o fonetiche, non so).
PER SAPERNE DI PIU'.
Accettabile parafrasi moderna in: "IdT, Laude" a cura di
Luigi Maria Reale, EFFE, S. Sisto di Perugia 2006. Copiosa disamina
di Enzo Rabboni su: AA. VV. "Iacopone Poeta" Bulzoni 2007.
Più breve in: "IdT, Laude" a cura di Matteo Leonardi,
Olschki 2010.
secondo album di foto esplicative del Giardino Archeollogico (rurale-industriale) di Porchiano. https://flic.kr/s/aHBqjCk4xF 33 passi su strada x Trinità, svolta a destra, arrivo dopo 99 passi. Orario continuato (salvo Capanno verde, su appuntamento 338.6762691)