Teatro alle Scale di Porchiano

Porchiano del Monte, di Amelia TR, non quello di Todi PG. Teatro all'aperto con estensioni al bosco. Dedicato a Iacopone da Todi. Spettacoli, edizioni e divulgazioni del Poetone Iacopone ma anche del Poetino Angelo Pii e Divina Corriera di Buddha Bus. Artisti e non artisti benvenuti ad esibirsi .

Wednesday, July 25, 2018

Pii CANTO OTTAVO


CANTÀ DAVIDE 2018
Recita integrale a Monte Labro
Angelo Pii, "Storia di Davide Lazzaretti Profeta" (1907)
http://iacoponedatodi.blogspot.it - FB Cantà Davide, Teatro alle Scale

17 Agosto, ore 8 
CANTO OTTAVO

759 - Il Poeta ci apocalissa
770 - Davide lascia la Francia e torna al Monte (Luglio)
774 - Davide licenzia il Papa e progetta l'Ultima Scena
785 - Davide a Torino, preleva Famiglia ed Abbigli
790 - Sul Monte. Davide ricicla una Novella di Gesù
ATTO SECONDO
800 - Le Cambiali degli Apostoli (20 Luglio)
808 - La Polizia "attenziona", il Clero suborna
819 - La Prefettura non procede d'Ufficio
828 - Sul Monte. Bandiera con immenso Panorama (14 Agosto)

758 - CANTO OTTAVO - Argomento
Tornato, il Gran Monarca, dalla Francia
al Monte, concordò l'Opra finale.
Per Torino, col frate', in treno slancia
e là,_ provide al mobile nunziale.
Riède con la famiglia._ Il Clero ciancia
contro di lui, col dritto clericale.
Il Delegato vigila e congiura
per annullar' l'eterna crëatura.
759 - Il Poeta ci apocalissa
Iddio sorgere fe', nel Damasceno,
la nostra pianta di benedizione
acciò molti-plicasse in buon' terreno
per ripienar' le seggi in Aquilone.
Ma col tempo,_ a destino venne meno
e meritò la stessa punizione
dell'Angeli ribelli dell'Eterno...
per cui, si ritrovò dentro l'Inferno.
760
Fra l'uni e l'altri orribili, discerno
uscir' sette terribili Animali
che, del Mondo, n'assunsero il governo
ch'apportaron' sull'Uomo màggio(ri) mali.
Da questi nacque il gran Mostro d'Averno
con sette teste e dieci corna, tali
da mettere sossopra ogni elemento,
per la maledizion' del proprio vento.
761
Il Mostro iniquo,_ di corrompimento,
vomitò sette piaghe sulla terra
che infettarono tutto, in un momento,
quanto il globo, terrestre, nutre e serra.
Da ciò, uscì un gran fiato puzzolento,
che sviene e muore chi lo gusta e n'erra.
E, per sanar', non v'è altro che il Frutto
che fu confitto in croce_ a ben' del tutto.
762
"Altro" ci vuole perché sia distrutto
ogni cattivo umore d'infezione.
Vedo, da un alto Monte ben' costrutto,
sorgere un infocato nuvolone.
Ed odo tuoni e lampi,_ al caso brutto,
uscir(e) vedo, saette in condizione
che percuotono il Mostro e l'Animali
e bruciano d'ardenza tutti i mali.
763
Vedo dodici Angeli Nunziali,
ciascun(o) tenente una sonora tromba,
vestiti magnamente e con quattr' ali,
facenti un suon' che la terra rimbomba.
Sopra questi, altri sette Principali,
con se' ali. Altri tre_ pur' ne soccomba
[ ] ch' hanno sett' ali_ in regia vesta,
compresa una, a vento, sulla testa.
764
Vedo, in mezzo alla nuvola con()testa,
un real' trono_ in guisa triangolare.
E, con faccia focosa_ in atto, in gesta
di giustizia, disdegno Iddio v'appare.
E', ver' le parti della Terra mesta,
attendéa, co' suoi Nuzzi, a fulminare
le crëatur', che contro Lui s'altèra',
che siano vinte_ e chi non crede... pèra!
765
Vedo, ancor' sul Monte, una Bandiera
ch'a militar', sotto di lei, c'invita.
Vedo una Donna gravida, in frontiera
gridar(e) per il dolor', che il parto incìta.
Vedo un Dragone Rosso in testa fiera,
paràrglisi davanti_ a bocca attrita,
per divorargli il Figlio_ suo gradito,
non appena l'avesse partorito.
766
Pur', questo Figliolo, ha stabilito,
Iddio, Pastor' di tutte le nazioni.
E, con verga di ferro, ha statüito
reggere il mondo con le sue Legioni.
Vedo che, appena sorto, fu rapito
da Dio che, in mezzo a ventiquattro troni,
l-ha posto a sedere. Ma quel Trago
perseguita la Donna e non è pago.
767
Per cui, vèggio formar', di sangue, un lago,
che la terra verrà squallida e rossa,
che il Drago chiuderà nell'esofàgo
e, nel prestigio, non avrà più possa.
Sarà considerato come un mago,
caduto in dannazione, in carne e 'n ossa,
a par' dei sette Mostri e del Gigante
ch'occùpa d'occidente_ in sin' levante.
768
Per avvenire queste cose tante,
di Davide, convien' risorga l'Opra
e, qual nuovo Mosè, si faccia avante:
con nuova Legge, nuovo Mondo scopra.
Così da Dio, sù tra le schiere sante
è stato decretato._ E la manopra
per compìr' tutto ciò: da lui e noi,
dòbbian' servirlo nei partiti suoi!
769
Sapete ben' che quei Romani, "eroi
d'infallibilità", lo giudicaro'
per annullarlo in tutti fatti. Poi,
a ritirarsi in Francia, il vincolaro'.
Come risorse, abbiamo detto noi.
E, per quello che è,_ verrà ben' chiaro
per annunziarsi_ come è stato eletto:
per far' Giudizio con supremo affetto.
770 - Davide lascia la Francia e torna al Monte (Luglio)
Egli, di Francia, ne partì soletto.
A San Chamònde, lasciò la famiglia
per sino a un dato tempo, stato addetto
che, del loro ritorno, cura piglia:
anzi l'avviserebbe_ con foglietto. 
Dirigersi a Torino, li consiglia
ove lui stesso, a prenderli, n'andrebbe
e sul Monte, con sé li condurrebbe.
771
Per cui, venne in Italia - e conterebbe
ai Primi Luglio -, n'arrivò sul Monte,
ove notizia, d'altre cose, n'ebbe,
che, da don Filippo,_ gli fur' conte: 
dei seguaci e nemici. E' non vorrebbe
saper', di molti, le discordie e l'onte,
suscitate nei Suoi de' Monte Amiato,
da quëi che l'avéano diffamato.
772
Troncò ogni rapporto, che ascoltato
in primo, aveva senza interruzione
ed, avendo il Consiglio radunato
dei suoi Seguaci, cominciò il sermone.
Dicendo: "Figli miei_ cari, ordinato
io sono per compir' la mia Missione
e per farlo completo, il mio dovuto,
v'e-sorto a nom(e d)i Dio, di darvi aiuto.
773
Io, sino a qui,_ l'ho fatto, il mio dovuto,
e punto no(n) ho mancato d'annunziare
ciò che Iddio m'ordinò,_ come ha creduto
tutta l'umanità di congiovare.
La Chiesa mi ha dannato e, sconosciuto
son', da suoi Regi ch'ha' posti a regnare.
E nessuno ha, con me, fatta alleanza
di questa setta, colma d'arroganza.
774 - Davide licenzia il Papa e progetta l'Ultima Scena
L'e-spirimenti,_ n'ho fatti abbastanza
onde umiliarli ad esser' ritrattati.
E lor', con più superbia e più baldanza,
si son', con derisione,_ addimostrati.
Iddio_ gli avrebbe fatta la quietanza,
col credermi, di tutti i suoi peccati.
Ma, seguitando il Male a briglia sciolta,
la Verga sacra,_ dalle man',_ gli ha tolta.
775
A me, l'ha condonata, alla sua volta
e li scossi di D(i)ritto e di potere,
di più, l'ha condannati a lama incolta
e da perdersi il ramo con le pere.
La Nuova Chiesa del Dritto è raccolta:
ordinata è da me, alto Volere.
E questa, con le Leggi_ e con Funzioni,
attrarrà tutti i popoli e nazioni.
776
Per annunziarla con canti e con suoni,
e dimostrarla come è profetata,
con semplice argomento:_ otto in Legioni,
e come un dì,_ dev'essere abbigliata...
convien' vi unite a me,_ fidi Campioni
per far' comparsa, nella gran giornata
del Quindici Agosto Settantotto.
S'assumi: un tempo che passa di trotto.
777
Cioè, per dar' chiarezza di tal' motto:
ci vuole Uomini e Donne e pur' Bambine,
per argomentare quanto sotto
sta velato: Mister' del sommo Fine.
E, perché sia tal' giorno_ ben' prodotto
con cerimonie d'opere divine...
per finir' tutto ciò, continuo a dire,
ci vuole, in circa, settemila Lire.
778
Dunque, figlioli miei, ad aderire
chi più chi meno, ne siamo obbligati.
E dovremo, in quel giorno_ comparire
come angeli in carne,_ profetati
per parte nostra, a nulla trasgredire:
come Eletti di Dio, santi e beati.
In ricompenza, il premio ne otterremo...
se il vostro dover', per cui, faremo."
779
Ciò fu accordato,_ e n'era caso estremo,
per tempo, provvedere_ a' fornimenti.
E, per più compiutezza, noteremo
che Davide avéa fatto ordinamenti
a un Torinese - nel passar', diremo -,
tornando dalla Francia:_ abbigliamenti
di berretti,_ cordoni,_ nappe e quanto
ci abbisognava, per quel giorno stant-o.
780
Altro, aveva ordinato, dal suo canto:
l'Anello_ sacro_ e Verga_ misteriosa,
di tre sorti di legno,_ unita in tanto:
Albatro,_ Olivo e Mandorlo, e nodosa.
Al tocco d'essa, l'eLevìta santo
nella, d'Emenda_ Confession', che osa,
il penitente resta assolto al tatto,
assoluto in coscienza e soddisfatto.
781
Di quanto dovéa fare, fece esatto
racconto nella [sua] requisitoria
alla Curia Romana:_ quando, in fatto,
fu riprovato. In quella via pressoria,
lascio la prima Verga e Gemma, all'atto 
di sua santa umiltà... acciò più gloria
meritasse, a suo tempo. E, confusione,
portasse ai Figli della Ribellione.
782
E che il Quindici Agosto,_ in condizione
con la Milizia dello Spirto Santo,
dovéa venire in bella processione
per far' sacro il passaggio al Suolo Santo.
Di più, disse ai suoi Figli di Riunione:
che in quel gran giorno di sub(b)lime vanto,
cercassero di esser' puri e santi:
perché dovéano,_ a Dio,_ stare davanti.
783
E, per non restar' confusi e infranti,
dodici giorni, ci ordinò al digiuno.
Per ben' purificarsi tutti quanti,
ci proibì le mogli all'importuno
... e tanti [] altri fatti devïanti,
che stoglie' ci potéa', da quel sol' uno
pensier', riunito in fatto misterioso,
nel gran giorno, magnifico e glorioso!
784
Preparato l'Altare_ sontüoso
e-d' un segno di croce d'alto fusto,
con l'eFfe e P_ e S,_ al piè' legnoso,
che ognun'_ chino baciava a proprio gusto.
Cerimonie ch' a un tempo - dirvi, oso -,
saranno messe in uso da chi è Giusto,
coi segni incisi del suo gran Mistero,
con cerimonie e regole_ del Vero.
785 - Davide a Torino, preleva Famiglia ed Abbigli
Già l'Imperiuzzi, l-Evìta primiero
per ordinanza, avéa incaricato,
per compimento verace e sincero,
di consacrar' tutto l'Apostolato.
Ed egli, col fratel' Francesco,_ impero
assunse, per tornar' dove ho indicato:
a Torino, a pigliar' la Moglie e i figli
e [] i vestiarî dei sacrati abbigli.
786
Tornati al Monte dei sacri Consigli
su i Primi dell'Agosto Settantotto,
già sani e salvi da tutti i perigli
che, nel tempo, incontrarono di trotto...
Beppe Corzini_ convien' ch'assottigli,
come pittore, il suo pennello dotto:
per far' bandiere, emblemme e quanto deve
per parte sua, poi ch'era il tempo, breve.
787
Il sarto,_ il calzolaro,_ arte più greve,
vestimenta e pantofole, sì_ fanno.
Veli a colori_e candidi qual neve
preparano, e ghirlande_ che porranno
in su le teste._ E d'altra cosa lieve
che ci abbisogna, a nulla mancheranno:
il gran giorno, solenne e stabilito,
di tutto il necessario, sia fornito!
788
Il Sacerdote novello, assistito
da quel pio_ e fedele Apostolato,
pregava il sommo Dio, nell'alto, sito,
ch'E' ci aiutasse, il canto_ era inneggiato.
Davide, dalle turbe circüito,
parlava chiaramente,_ improvisato,
dicente: in Gesù Cristo, ch'era unito,
nel sacramento sommo e gratüito.
789
E per cibo e bevanda, l'uom' contrito,
per sua Salute, lo riceverebbe
in purificazion' del proprio alìto
e, per consolazione, lo ter[r]ebbe.
E qual Prence e Pastore,_ in alto, sito,
con leggi di equità, governerebbe
tutta l'umanità, che si ritrova
alleata con ambo,_ all'Era Nuova.
790 - Sul Monte. Davide ricicla una Novella di Gesù
E' per cui, la parabola rinnova:
a simiglianza di Gesù, profeta
dicendo che: "Un gran Re, per sua riprova,
diede il suo Regno a molta gente lieta
per bene amministrarlo e, si gli giova
far' ciò, glie ne darà pension' completa
... ma, secondo le regole di Legge, 
dovéano governare tutto il Gregge!
791
E così, si partì dalla sua segge,
in paesi lontani se n'andiède.
E quei Ministri, che lasciò in sua regge,
sul primo, amministrarono con fede.
Pur la giustizia, pare che v'a(r)riegge
ma, tardando il Padron', morto, ognun' crede.
Divisero fra sé le sue ricchezze,
per comodo di vita e d'agiatezze.
792
E seguit'orno a governar' l'ampiezze 
di quelle popolate possessioni.
Ed, a capriccio_ delle sue stoltezze,
contaminaro' le Legislazioni.
Ai sudditi del Re, tante amarezze, 
arrecarono, danni_ e confusioni
... che il Padrone riseppe, questi errori,
e gli mandò assennati Imbasciatori.
793
Udendo il suo ritorno, quei Signori,
per bocca di quei Messi salutari,
le fecero soffrir' pene e dolori
per ricoprire i lor' viziati affari.
Dandogli morte, a[c]crebbero gli errori
a l'alme loro._ Dei pensieri amari,
in ultimo, il Re mandò suo Figlio,
più saggio e più valente di consiglio.
794
Allór' si volse con sereno ciglio,
disse loro: «Il Padre mi ha mandato
a dirvi: per uscirvi di periglio,
date il conto del regno amministrato.
Poi()ch' egli vuol' tornare dall'esiglio,
per riscontrarvi, nel presente Stato,
su quel che vi riguarda.» A questo avviso.
steser(o) l'Erede,_ a(t)terra,_ morto ucciso.
795
Restò dolente il Padre a tal' conquiso
e vi andò dodici Ambasciatori
... che li misero a pezzi,_ in deriso,
quei falsarî e tristi nuovatori!
Il Re, per questo,_ da lor', fu deciso.
Mandò un Altro Figliolo, a suoi furori
di-sfogar' contro quelli e, con furbizia, 
di-svelargli a suo conto,_ ogni nequizia.
796
Ma questo, ch'ha mandato per giustizia,
non s'ammazzass(e). Se pur' viene ammazzato.
convien(e) che il Padre, con la sua milizia
s'avanzi per punirli nel suo Stato.
Questi Amministratori di malizia,
che v'hanno_ tutto il mondo allucinato,
svelti dal Regno_ e puniti, in eterno,
saranno, con le pene dell'Inferno.
797
Questo sermone, più chiaro, discerno,
nel tempo [di] propinquo già futuro."
Detto ciò, vide,_ fra quei_ nell'interno,
spïoni_ che mandati apposta furo'.
Per cui soggiunse: "Per me, più, il Governo
non ha catene_ nè prigioni_ o muro.
Ne' fra le loro mani,_ più m'avranno,
nè più, l'Autorità che Chiesa fanno".
798
Un tale gli soggiunse: "A vostro danno,
i nostri preti ne fanno un gran chiasso!".
E lui rispose: "Digli che quest'anno
gli finisce l'affitto col Papasso:
dal Quattordici Agosto_ in là, saranno
disdetti. Nè più Messa a proprio incasso
diranno, nè più d'altre funzioni
non li varranno a proprie disdizioni.
799
Iddio mi ha detto, con chiare espressioni:
"Nissun' funzione a Me, sarà accettata
se_ non che quelle, che co' tuoi, M'introni
cominciando qui al Monte._ A Mia vendetta,
del resto sono_ idolatrazioni
dell'ante-cristïana e falsa setta,
decaduta al Mio Dritto, pe'l suo male,
come Bestia cornuta,_ empio animale!".

ATTO SECONDO
800 - Le Cambiali degli Apostoli (20 Luglio)
Mentre si preparava quel nuziale
convito, e abbigliamento della Donna
che dovéa partorir', fatta marziale,
un Figlio maschio - di Dio, la colonna -,
lui disse "Figli miei,_ la sc(i)ena è tale
ch'apporta bene a chi non se ne assonna
ma s'assoggetta ad ubbidire a Dio
in questo caso... come faccio io.
801
Per dimostrar', ciascuno, il suo desìo
ch'abbiamo, d'ubbidiLo ciecamente,
... e che perciò,_ non facciamo restìo
ma in buona fede, ognuno è sofferente,
... e perché sappia, il mondo eniquo e rio
che l'Opra nostra è da Dio-Vivente,
... tante cambiali, ciascun' firmerete
per quanti fondi, in valimento, avete.
802
Tutto ciò_s'addivenne,_ intendete:
or', di Gesù, gli Apostoli_ s'appelli.
Renunciarono al mondo_ in pace e quiete
e, di Dio-Vivo,_ fur' figli e fratelli.
Ad esempio di quei,_ così farete:
loro figùran' voi_ e v' altri,_ quelli,
ciascuno in parte:_ come io figuro
Gesù Cristo, in tempo ben' maturo".
803
Allora, io, m'alsai dal seggio duro
dicendo: "Al mondo,_ noi nudi si nacque
e dobbiamo morirci. E son' sicuro
che lasceremo quel-ché in terra giacque.
Per cui, son' pronto renunziare al puro,
valori, in fondi_ ch'ho." E nessuno tacque
ma tutti confermarono i miei detti
con viva fede,_ volentieri e schietti.
804
Provviste le cambiali_ a_ nostri effetti,
la richiesta renunzia,_ noi si fece:
come fosse pastina..._ o confetti
o altro pur, che a satisfar' ne lece.
Eravamo ventuno,_ umili e retti
che, d'Eletti, dovéano far' la vece.
Si renunziò in totale, al buon' resire:
DueCentoMila,_ in tutti,_ e Quattro Lire.
805
Altro di queste, non m'occorre dire, 
che la Storia Prosaica n'ha parlato...
ma il fatto è questo,_ che potéa mentire?
Seren' era, tal' come s'è annunziato!
Se noi, se avéamo dubbi_ di fallire
e, ciascheduno, d'essere ingannato,
avremmo renunziata la partita
per risparmiare capitali e vita.
806
Molte altre cose,_ dichiara e n'addita.
Chiamati un dì, gli Apostoli_ d'intorno,
pigliò una veste_ nunziale fornita
e un giovane vestì, di pieno giorno.
E disse: "Ecco o figlioli, a far' compita
la comparsa, [ ] come profet'orno
li Vati addetti_ di tanta finale:
questo è appunto, la veste nunziale.
807
Sembrava mascherata naturale
ma, sotto tal' velame, ha un altro aspetto:
sarà un'improvvisata, tale_ quale
come, dalle Scritture, è stato detto.
V'avverto: ognun'di voi, fido e reale,
non dica quel che vede o quel che ho detto!
Perché in tal' caso, potrebbe mentire...
e Dio stesso potrèbbevi punire!"
808 - La Polizia "attenziona", il Clero suborna
Il Delegato De Luca, avvertire,
lo andarono, all'ufficio di Arcidosso:
che a Monte Labbro, ne dovesse ire
perché armamento, si facéa ben grosso.
E, fucili e cannoni,_ a rinvenire
verrebbe, entro le casse, a peso grosso.
Infatti, il Delegato, a cose conte,
in un bel giorno, si portò sul Monte.
809
Già, la Moglie di Davide, da fronte,
andò a trovare dentro la magione
e pien' d'orgoglio, come un Rodomonte,
incominciò la sua perlustrazione.
Essa, ch'attinse dalla, di lui, fonte,
che sospetteva d'armi in condizione,
gli consegnò le chiavi delle casse,
ch'a suo bell'agio,_ i vani riguardasse.
810
Aperte quelle... vestimenta in classe
vi trovò, in ispecie,_ ha'_ più colori.
Vide bandiere e quanto abbisognasse:
[ ] berretti,_ [ ] cordoni,_ rose e fiori...
pur' figurini,_ per come abbigliasse
l'Ordin' futuro_ d-é'_ più precursori.
E Davide comparve in tal' momento,
ch'egli_ ne fece il sunto spiegamento.
811
Sicché il De Luca ne parve contento, 
ch'a comprimento, ne prese ristoro
e disse a David(e), di proprio talento:
che in Arcidosso, da pindo e da coro, 
ci avéa nemici, da casa e convento.
E fece pure,_ i nomi di loro.
Egli rispose: "Ne sono infelici...
io, per mio conto, non tengo nemici".
812
E così, ne discese l'appendici
del sacro Monte._ E si fu incaricato
di far' venire l'Ordine, "d'amici",_ 
dalla Prefettura... Dal suo lato,
e 1 Franco e 20, per leggi adottrici
per far' Dimanda sul foglio bollato.
Ei, tale incàr(i)co, s'assunze a finzione:
per dargli morte con più precisione.
813
Bricco brigante! Brigante_ briccone!
Mostra qual sìasi,_ che in sé_ fa tal' prova,
testa testarda..._ o finto testone.
E chi, per tanto giovato, scongiova...
Giuda e giudizio si fa._ E dà reazione,
per tradimento, di cosa ben' nuova:
per acquistarsi una medaglia d'oro.
Chi ha senno, moralizzi un tal' lavoro.
814
Tornò più volte al Monte_ e, fra coloro
ch'erano assidüati a lavorare,
lui s'introdusse in casa,_ in chiesa,_ in coro...
per dovunque, veniva a sospettare.
E, più e più volte, gli diede ristoro
Davide. Figurini, consegnare,
gli fece, della nuova vestitura,
che gli spedisse, per la Prefettura...
815
... acciò che la Comparsa più sicura
potesse far', senza interrompimento.
E, in tutti quanti i modi, egli procura
che il popolo per lui, fosse contento.
Ma intanto, in Arcidosso, una congiura
si formava, per dargli sfacimento.
Co' maggior' conferenti: l'Arciprete
Pistolozzi e De Luca,_ vi porrete.
816
E d' altri che, di sangue, avéän' sete,
raunarono un consiglio che dispare.
E fu concluso, a "sicurezza e qu[i]ete",
il Davide, dover' sacrificare.
E, pagando diversi con monete,
a dovergli, le cose, arrapportare
che si faceva, sù del santo Monte,
per potergli, alla scesa,_ fargli fronte.
817
Il Pistolozzi, come un Radomonte
anzi qual' Cäifasso, si adoprava:
appo l'altare, faceva da ponte,
contro del Lazzaretti, predicava.
Altri lo riecheggiava' a voglie pronte:
il clero dell'Amiata ne vociava,
simile a un ciuco nel mese di Maggio,
per dare, al bigottismo, più coraggio.
818
Da donnicciole e vulgo meno saggio,
s'accattava petuzzi sospettosi
che, a quelli, ne serviva di vantaggio
per far' lunghi rapporti, più pelosi.
Ed, alla Prefettura, dieder' saggio
con plichi ben' vergati e favolosi
per intrigare, a suo proprio talento,
del gran Monarca, l'annunciato Avvento.
819 - La Prefettura non procede d'Ufficio
La Prefettura non ebbe spavento:
già mandato, in prima, un Capitano
che si portò sul Monte e nel Convento.
E don Filippo gli fe' tutto il piano
dell'Opra vera, e santa di portento,
con-prestandoli i libri di sua mano.
Quel Capitano, d'età già matura,
rese buon' conto alla Prefettura:
820
... a quei Rapporti di nera impostura,
non prestò fede,_ nè stiede al suo posto.
Ma il Delegato, con altri, procura
mandare avanti il süo,_ mal' deposto.
Raduna i Militi,_ svelti_ in bravura,
di Cinigiano, E,_ Guardie ben' tosto,
di Santa Fiora, invita: il picchetto
acciò proceda bene,_ ad ogni effetto.
821
Tutto,_ prepara_ - come ho ridetto - :
fucili,_ polvere,_ pistole e palle,
'splode per prova._ Forma un concetto
d'aver già vinto._ Mosconi e farfalle:
la Pastorale_ che_ dà maledetto
coraggio al clero, d'ogni suo calle,
si prega in chiesa_ ferventemente
che pèra,_ Davide,_ con la sua gente.
822
Papa Leone, con la Bestia Ardente
[ ] dalle sette teste e dieci corna,
benedi(s)ce dell'acque, ogni corrente
che, l'opera di Davide,_ distorna.
Ed egli? Tanto umile e paziente,
la sua novella Sposa, ammanta_ e adorna:
per celebrar' le nozze_ in feste e canti,
invita i patriotti_ Musicanti.
823
Di Monte Labbro, diversi abitanti
c[i] avéano da trebbiare_ ancora il grano.
Ed egli, avanti di quei Giorni Santi,
gli fe' trebbiare con dei legni a mano.
E diede il vitto pure, a tutti quanti!
perché improvvisti, "in cotal' caso strano",
erano i proprietari del frumento...
ma lui prontò: levò_ l'impedimento.
824
E questo fece_ perché, più contento, 
si celebrasse il Quindici d'Agosto
e non si profanasse quel momento 
che dovéa dare_ il suo solenn(e) deposto.
Passò una sittimana di tormento,
tutta Passione: perché di nascosto,
antivedeva_ la ròrida fine
nella sua fronte, coronata_ a spine.
825
[ ] Giunto, di sua vita,_ al confine,
esortò, con Prudenza, tutti quanti
adoperarsi nell'opre divine.
ammäestrando_ meglio gli ingnoranti.
Uomini e donne, _ragazze e bambine,
'struì_ addossarsi le vesti da Santi,
a contenersi in un mondo speciale
per la comparsa pïa,_ trïonfale.
826
Abbracciò Moglie e figli, al naturale,
fur'no gli ultimi amplessi di sua vita.
Mostrando segni di lutto fatale,
muto,_ a parole_ la fece finita.
Ah! quante lacrime (di)scesero a scale
in su le guance color' margherita.
Dimostra infine, fronte serena
al solo sguardo... e cuori_ incatena.
827
Bello, [] era il tempo,_ aria serena.
Il Sindaco Ferrini, avéa invitato
a prospettare in quella santa scena
e goder', di presenza, l'apparato.
Non vi intervenne_ ma, ordine piena,
diede_ a Bandisti di quel comitato.
Dodici dei migliori, in condizione,
vennero a fare ossequio_ al gran Campione.
828 - Sul Monte. Bandiera con immenso Panorama (14 Agosto)
Nella rëal' domestica magione,
avéa il refettorio apparecchiato
con pane,_ vino ed altre condizione
ed un grosso castrato cucinato
il Quattordici sera. E in sul Torrione,
il lungo abete, avéano inalberato:
il gran Vessillo della Redenzione.
Segno_ per ogni popolo e nazione!
829
Rosso, era in campo, questo gonfalone
e, da ambo le parti scritturato,
questo artefatto_ e largo_ tavolone,
a caratteri grandi, da ogni lato.
A destra: LA REPUBBLICA propone,
che È_ IL REGNO DI DIO, moralizzato.
La sinistra ha parole di dovizie,
ciò: MÌLITI DELLE SANTE MILIZIE.
830
Da questa cima, le belle delizie
si scorge, del giardin'_ della Toscana
che dà(n) in gèner' di cose, le primizie:
le Val d'Orcia_ il Val d'Arno e 'l Val di Chiana,
Pitigliano,_ Orbetello,_ in fertilizie 
la pianura fiorente,_ grossetana.
Nonché, nei pressi di CastelDelPiano:
polenda,_ frutta,_ olio,_ vino e grano.
831
Monte Latron', v'allego, con Seggiano,
Monticèl(lo), MonteGiovi e Santa Fiora_
la Selva,_ L'Abbadìa,_ Bagnòlo e Piano_
pur Vallerona, RoccAlbegna ancora_
Stribugliàno,_ Petricci e SamPrugnàno
Cana,_ Scanzano e PoggioFerro in Fiora
Murci,_ ArciDosso, comprìsi i Bagnòli,
Zancona,_ Macchie... e-d' altri fèrtil(i) suoli.
832
Da queste parti, nacque' quei figlioli
che attrasse, al suo Mistero, il divin' Duce.
É' buona gente, lavoranti e soli
inluminati da suprema luce...
umili, addiventaron' fuor' di duoli,
per la Grazia di Dio, che in lor' produce
un nuovo effetto,_ di pace_ e perdono...
e dal sommo Monarca, eletti sono.
833
Fra questi ci son' io,_ che canto e suono
quei gran fatti avvenuti al naturale
e, come lampo sfolgorante a tuono,
sorgo improvviso per Grazia speciale.
E' tutta verità, quel ch'io vi dono
posta in bilancia, in cima alla morale
di quel Giudizio, che è per eseguirsi...
come in appresso, ognun' potrà sentirsi.
834
Quello, che a tal' finale,_ può addirsi,
tutto dirò,_ non risparmiando niente:
Guai! a colui che mostra d'avvilirsi
come scredente dell'Opra eminente.
Meglio per lui, andasse a ricoprirsi
sotto l'acque d'un fiume più corrente!
o sotto dei gran monti Pirenèi!
... prima che addimostrarsi_ un di quei rèi.
835
Ho detto tanto_ e dir' più, vi vorrei
ma troppo, miei Lettor', terrèivi a tedio...
feci per consolare i senzi miei
poi-ché_ scarso, ritrovo ogni rimedio.
La vittima s'attende e, senza omèi,
la Siòn[ne]_ si prende senza assedio.
Si fanno dei prigioni,_ in tal' conflitto
senza misfatti,_ senza alcun_ delitto.
836
Questo addiviene_ ché l'uom(o) non è dritto
nè coerente a se stesso,_ con dovere,
fa cader' sé_ e-d' altri. 'N(el) suo conflitto
veder' vorrebbe, quel che n(on) può vedere.
Per questo ed altro, in croce fu conf(l)itto,
Gesù Cristo, ch' avéa gloria e potere.
Come la prima, la seconda volta:
l'anima, dal Suo corpo, sarà sciolta.
837
Ma intanto, chi sementa fa raccolta:
Gesù Cristo piantò la sua dottrina
in umil' cuori, in terra meno colta
e prese buon' fruttato da mattina.
Ma il Nemico infernal', ch'a briglia sciolta
seminò la zizagna malandrina,
infettò tutto il Campo del Signore...
per cui ritorna e di Ben' Nuovo_ muore.
838
Il Popolo cristano n'ha sentore,
si confessa, si pente. E, al Male, riede
e di nuovo, ri-uccide_ il Redentore
perché ha perduta la Grazia, la Fede.
E tu Arcidosso! che monti in furore
contro il tuo figlio che t'ama, e succede
nel posto di Gesù... Perché 'un l'ascolti?
L'ammazzi in seno._ E, le spalli, li volti.

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