Teatro alle Scale di Porchiano

Porchiano del Monte, di Amelia TR, non quello di Todi PG. Teatro all'aperto con estensioni al bosco. Dedicato a Iacopone da Todi. Spettacoli, edizioni e divulgazioni del Poetone Iacopone ma anche del Poetino Angelo Pii e Divina Corriera di Buddha Bus. Artisti e non artisti benvenuti ad esibirsi .

Wednesday, November 1, 2023

la Pantera di Isidoro

[Sipario, Trombetta]

Da li Studi a li Stalletti, del Teatro alle Scale di Porchiano

e da l'enciclopedia, più antica d'Europa,

trasmettiamo allegramente:

[Sipario via, Scenda dondola]

La Pantera di Isidoro

[Numeri]

1

La Pantera è molto amica ed affettuosa, con tutte l'altre belve, excepto dracone: eccetto il Drago, che nessuna, lo sopporta.

Il Nome di Pantera, per i Greci, fu maschile: pant-èros, che sarebbe "tutto amore"... e pure da pan tHèrion, che sarebbe "di tutte le belve"... ed ancora, da pan tèreo, che sarebbe "tutto conservo".

Essa infatti, quando caccia, conserva tutta quanta la sua preda, per consumarla insieme, con tutte le altre belve (eccetto il Drago, che nessuna lo sopporta). Così le invita a pranzo, con dei ruggiti convenzionali (ma ignoti a tutti i draghi): ra ràaa, ra ràaa, ra ràaa.

2

La Pantera è una gran belva, che non si mimetizza con la selva: per la sua pelliccia gialla, che ha come dipinta con minuscoli cerchi: minùtis orbìculis super-picta.

Quei cerchietti ne spiccano sgargianti, vivaci come occhi... e quei barbari dei Galli (ignoranti anche di Greco) la chiamarono ossellò, come a dirle... "occhielluta".

Per quegli occhi bianchi o neri, si distinguono le due varietà di Pantera: Bianca o Nera (rammentandosi che il manto, si mantiene sempre giallo).

3

Bianca con Nera, non si accoppiano tra loro quasi mai, pur riunendosi in quei pranzi (ed in più socialità, di quelle tanto, affabili belve).

Di conseguenza, s'incontrerà di rado, la Pantera Grigia... solo d'occhi, si rammenti! poi-che il manto, si mantiene sempre giallo.

Invece, la mostruosa Pantera Rosa, non è altro che idolo Pagano, quod falsum est.

4

La Pantera partorisce molti panterotti insieme... ma per una volta sola, in tutta la sua vita. La ragione di ciò è manifesta, cùius càuse raZio / mani-festa est.

Infatti tutti quanti, i panterotti in utero, quando sian pronti a nascere, ne odiano l'attesa, òdiUnt tèmporum moras... e coi loro artigli aguzzi, raschiano tutto, l'utero da dentro!

Per-ciò la madre precipita il parto: per quell'insopportabile dolore... e così, l'innocente Pantera, patirebbe ingiustamente, la pena di Eva: in dolore pàries fìlios, secondo Genesi, Terzo e Diciassesto.

5

Partorisce con dolore (secondo il Vecchio Plinio) non soltanto la Donna o la Pantera, perché qualsiasi bestia fornita di artigli, riprodurrebbe dei feti artigliuti... e per la Ragione poi, di Analogia tra artiglio e becco: similmente, i nascituri degli Uccelli, si rompono col becco, il guscio dell'Ovo.

In seguito al tremendo raschiamento, tutto l'utero pan-tèrico, si ricopre di callose cicatrici. Così l'utero è privato del suo muco naturale, né vi aderisce più, seme di maschio... che sempre fuori-esce inutilmente, semen inrìtum rèsilit.

6

Del resto la Pantera, se la cava molto meglio che la Vipera: perché dal violento parto, la nostra sopravvive... e continua ad accoppiarsi. Mentre invece, la povera Vipera (e il suo Vìpero, dapprima)... ma per questi Vi rimando al mio Video / De Serpèntibus //A-a-a-a-a-men!

[Sipario]

Prossimamente, su questo stesso palco, qualche nuova meraviglia, dal fantastico bestiario...

[Libri]

di Isidoro di Siviglia!

[Libri via]

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